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domenica 6 agosto 2017

Carlo Pierangeli e il Trio Aurora, con Gianni Armand e il suo complesso - "Ciao Turin" n. 1 (1957)









Oggi propongo uno di quei dischi in piemontese che in generale riscuotono meno consensi rispetto a quelli in italiano: e invece sono proprio questi i dischi che mi piace riscoprire, quelli che nessuno ricorda ma che tramandano la memoria di cantanti come Carlo Pierangeli, che vedete nella foto qui a destra (a proposito: la Tina a cui è dedicato all'autografo è mia mamma, grandissima appassionata di musica leggera e collezionista di foto autografate dei cantanti della sua gioventù....eh sì, da qualcuno dovevo pur prendere...).
Proprio di Carlo Caniggia (questo è infatti il suo vero nome) è l'EP di oggi, realizzato con il complesso di Gianni Armand e la collaborazione ai cori del Trio Aurora, pubblicato dalla Columbia nell'agosto 1957. Tre canzoni di questo disco sono tra le più celebri della nostra tradizione: la prima, "Ciao Turin", fu scritta da Carlo Prato, il celeberrimo scopritore del Trio Lescano, di Ernesto Bonino e del Duo Fasano, poco prima della sua scomparsa, il 4 febbraio 1949 (il musicista era nato a Susa il 15 aprile 1909). Il testo è firmato da Prato, che è lo pseudonimo dell'attore Luigi Lampugnani, ed è più attuale che mai oggi, perché ci ricorda un periodo in cui i migranti eravamo noi torinesi: "Ciaô Turin, mi vadu via, / vad luntan a travaié". Come al solito, in internet si trovano spesso autentiche castronerie: una di queste, ad esempio, è che la canzone sia stata in origine in italiano e che poi l'abbia tradotta in italiano Gipo Farassino (potete ad esempio leggere questa bufala qui), ma in realtà già la prima versione, incisa da Tino Vailati, è in piemontese. Nel 2007 Marco Carena ha reinterpretato la canzone, dando anche il titolo a un album che racchiudeva canzoni folk piemontesi (lo potete trovare qui). "Sciass, sciass, sciass" è, come dice la definizione in copertina, un valzer moderato; il termine significa stretto. Il lato B si apre con "Me ideal", che è una delle canzoni piemontesi più belle, scritta nel 1906 dal chitarrista e mandolinista Ermenegildo Carosio (nato ad Alessandria nel 1866 e morto a Torino nel 1928) con il testo di Giacinto Ferrero.
Da "La Stampa" di sabato 19 maggio 1928
Ecco, Ermenegildo Carosio è un altro personaggio da scoprire: fu infatti uno dei primi italiani (se non il primo) a suonare il ragtime, nato in America a fine '800, che fu uno dei generi precursori del jazz: infatti Carosio incise in Germania ai primi del '900 in trio con il fratello Ettore e il figlio Ermenegildo junior tre sue composizioni intitolate "Ragtime", "Flirtation Rag" e "Detective Rag", usando lo pseudonimo E. Oisorak. Ma non solo: un suo arrangiamento di un'aria della "Traviata" venne inserito con il titolo "Hear my song Violetta" nella colonna sonora del "Pinocchio" della Disney e poi incisa da Frank Sinatra (ed è stata recentemente ristampata in CD, leggete gli autori in copertina).Insomma, merita o no di essere riscoperto Carosio? Sempre lui inoltre è stato il rielaboratore della celeberrima "La monferrina", con cui si chiude l'EP.

LATO A

1) Ciao Turin (Lampo-Carlo Prato)
2) Sciass, sciass, sciass (tradizionale; elaborazione di Gianni Armand)

LATO B

1) Me ideal (Giacinto Ferrero-Ermenegildo Carosio)
2) La monferrina (riduzione di Ermenegildo Carosio)

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