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venerdì 8 marzo 2013

AA.VV. - 7° Burlamacco d'oro (1964)












Tutti quelli (specialmente giornalisti) che si lamentano oggi dei talent show e rimpiangono un passato in cui i cantanti venivano scoperti senza gare e competizioni ma basandosi su una valutazione oggettiva del talento eventualmente esistente dimostrano soltanto di non conoscere nulla del passato: i talent show sono sempre esisititi, solo che una volta non si chiamavano così.
Negli anni '60 l'Italia aveva un festival in ogni regione, ma che dico, uno in ogni provincia, e non erano altro che un modo per selezionare nuovi cantanti: oltre ai due maggiori, Castrocaro ed Ariccia, c'erano altri festival (Bellaria, Ancora, Pesaro, Rieti dedicato ai complessi) dove si avvicendavano nomi noti con debuttanti (e che quindi stavano a metà strada, diciamo così, tra quelli per cantanti affermati e quelli per giovani), ed altri ancora più piccoli solo per le voci nuove, come la "Fiera della Canzone Italiana" di Milano, a cui nel 1967 partecipa un certo Rosalino Cellamare, o il "Festival Internazionale dei Ragazzi" di Sanremo, che nell'edizione del 1965 vede tra i partecipanti una certa Carla Bissi di Forlì.
Pensate che un festival come la "Sei giorni della canzone" vedeva la partecipazione di ben cento cantanti in cinque giorni, e se è vero che tutti i partecipanti avevano già una casa discografica la maggior parte di essi erano comunque dei debuttanti.
Il disco che presentiamo oggi riguarda uno di questi festival per nomi però gia affermati o quasi, il "Burlamacco d'oro", noto anche come "Festival di Viareggio", nato nel 1958 per iniziativa del paroliere e compositore Aldo Valleroni come manifestazione musicale legata al Carnevale di Viareggio; l'edizione è quella del 1964, presentata da Johnny Dorelli, ed il disco doppio aveva finalità benefiche, in quanto era a sostegno della Croce Rossa Italiana.
Il vincitore quell'anno fu Gianni Morandi con "In ginocchio da te", ma molte altre canzoni raggiunsero la notorietà, come "Una rotonda sul mare", successo bandiera di Fred Bongusto (curiosamente qui intitolato "La rotonda sul mare"), "Dammi il numero di telefono" di Remo Germani o "Come ti vorrei" della Zanicchi.
Come al solito vi sono sulle etichette differenze tra gli autori presenti e le firme reali in Siae: in un caso, quello della canzone di Bongusto, ciò può essere spiegato con il fatto che non era forse considerato opportuno che la firma dell'organizzatore Valleroni apparisse anche come autore di un brano in gara.
Divertente l'ironica "Non gettarmi la sabbia negli occhi" di Bramieri, mentre la canzone di Gloria Christian, "C'era la luna" è da ricordare per il testo, di soli tre versi: "C'era la luna, c'era la luna, / era una notte d'estate, / era una notte d'estate": Marcello Zanfagna evidentemente si ispirava a Quasimodo e Ungaretti.
La canzone di Del Turco lo vede collaborare nella scrittura con il cognato Endrigo (presente anche come cantante con "Ora che sai") e con Gianni Meccia, e sicuramente la musica risente delle atmosfere del cantautore istriano; quella di Peppino Di Capri, "Piccatura", si fa invece notare per l'uso di uno scacciapensieri a richiamare, abbastanza ovviamente, la Sicilia (citata nel testo).
Alcuni dei cantanti partecipanti, come Tony Dallara (la cui canzone "Quattro parole" nel 1964 suonava sicuramente di maniera, in particolare per l'arrangiamento, così come quella di Elsa Quarta) o Betty Curtis, provenivano da anni di successo ma avevano imboccato da qualche tempo la strada per un declino più o meno lento, mentre altri si erano appena affacciati al mondo discografico, da poco più di un anno come lo stesso vincitore Morandi o da pochi mesi come la Cinquetti (con un brano scritto dal Guardiano del Faro pre-moog).
"C'è una cosa che non sai" di Gaber è interessante musicalmente: si tratta infatti di un bel blues con un assolo centrale di sax e, tra tante riscoperte del suo repertorio, meriterebbe anche questa di ritornare alla luce.
Tra le cover vi è "Perché l'ho fatto" di Fabrizio Ferretti, che è un successo di James Darren scritto da Fred Anisfield con il testo in italiano di Alberto Testa (il titolo originale è "Backstage"), inciso in seguito anche da Gene Pitney, "Sola nel sole" della brava Jenny Luna, versione italiana di "I wake up crying" di Burt Bacharach con il testo di Giorgio Salvioni e "Pagherai" di Cocky Mazzetti, incisa nello stesso periodo anche da Betty Curtis e Petula Clark, che è "Torture", lanciata da Kris Jensen e poi dagli Everly Brothers.
Non so invece quale sia la versione originale di "Non mi illudo più", la cui musica è di Frank Pourcel.
Un disco che restituisce intatto il clima dei festival degli anni '60, quando ancora esisteva la musica leggera italiana.

LATO A

1) La rotonda sul mare (Franco Migliacci-Aldo Valleroni-Fred Bongusto-Pietro Faleni)
2) Gino Bramieri - Non gettarmi la sabbia negli occhi (Leo Chiosso-Gigi Cichellero)
3) Gloria Christian - C'era la luna (Marcello Zanfagna-Gino Conte)
4) Gigliola Cinquetti - Il primo bacio che darò (Federico Monti Arduini-Pietro Orsini-Federico Monti Arduini)
5) Betty Curtis - Per te non riesco a dormire (Francesco Specchia-Oronzo Leuzzi)
6) Tony Dallara - Quattro parole (Aldo Locatelli-Sandro Taccani)

LATO B

1) Riccardo Del Turco - M'hanno detto che (Gianni Meccia-Riccardo Del Turco-Sergio Endrigo-Riccardo Del Turco)
2) Peppino Di Capri - Piccatura (Valerio Vancheri-A.Fange-Valerio Vancheri)
3) Johnny Dorelli - Era settembre (Daniele Pace-Johnny Dorelli)
4) Sergio Endrigo - Ora che sai (Sergio Endrigo-Luis Enriquez Bacalov-Sergio Endrigo)
5) Fabrizio Ferretti - Perché l'ho fatto (Alberto Testa-Fred Anisfield)
6) Giorgio Gaber - C'è una cosa (Giorgio Gaber-Renato Angiolini-Giorgio Gaber)
7) Remo Germani - Dammi il numero di telefono (Alessandro Colombini-Tullio Romano-Bruno De Filippi-Ezio Leoni)

LATO C

1) Fausto Leali - Ho perduto (Leda Ranzato-Eros Sciorilli)
2) Jenny Luna - Sola nel sole (Giorgio Salvioni-Hal David-Burt Bacharach)
3) Bruno Martino - Ciao notte (Bruno Brighetti-Bruno Martino)
4) Cocky Mazzetti - Pagherai (Leo Chiosso-John Loudermilk)
5) Gianni Morandi - In ginocchio da te (Franco Migliacci-Bruno Zambrini)
6) Gino Paoli - Vivere ancora (Gino Paoli)
7) Paola Penni - Non mi illudo più (Vito Pallavicini-Frank Pourcel)

LATO D

1) Elsa Quarta - Ero la più felice delle donne (Francesco Speccia-Gianfranco Monaldi)
2) I Quattro di Lucca - Soltanto tu (Aldo Valleroni-Francesco Arrighini-Giovanni Tommaso)
3) Renato Rascel - Non esitar (Renato Rascel)
4) Luciano Tajoli - Una notte è passata (Aldo Valleroni-Dino Bronzi-Aldo Valleroni)
5) Henry Wright - Fra le mie braccia (Alberico Gentile-Giuseppe Torrebruno-Calogero Lentini)
6) Iva Zanicchi - Come ti vorrei (Francesco Specchia-Bertrand Russell Berns)


6 commenti:

  1. Hai ragione tu... "(...) Quando ancora esisteva la musica leggera italiana. (...)".

    Ciao,
    A.

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  2. Paola Penni - Non mi illudo più (Vito Pallavicini-Frank Pourcel)

    E' la versione italiana di una canzone francese di Ria Bartok ('Diggedle boeing') parole di R.Lefevre, musica di F.Pourcel.
    La stessa cantante ne ha inciso anche una versione in lingua inglese ('See If I Care'). Di entrambe le versioni esistono i filmati su Youtube.
    Complimenti per questo tuo formidabile blog,
    Marco

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    1. Grazie per questa tua informazione aggiuntiva, Marco.

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  3. HAW CAN I DOWNLOAD THIS MUSIC WERE IS THE LINK SILKE UND JOHNY GERMANY

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  4. HO IL DISCO.... LO CONSERVO FRA LE COSE PIU' CARE, RARA TESTIMONIANZA DI UNA MANIFESTAZIONE SCOMPARSA TROPPO PRESTO!

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  5. HO IL DISCO... LO CONSERVO FRA LE COSE PIU' CARE, A RICORDO DI UNA MANIFESTAZIONE CONCLUSA FORSE TROPPO PRESTO!

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