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martedì 25 settembre 2012

Mario Piovano - Torino cronaca (1972)












Ritorniamo a parlare di canzone d’autore, in questo caso dialettale, con un album del 1972 di Mario Piovano (la data della matrice è il 16 maggio): in realtà Piovano, noto fisarmonicista e compositore (sua è la celeberrima “Cimitero di rose”), non è un vero e proprio cantautore, visto che compone solo le musiche, mentre i testi sono scritti dal giornalista Piero Novelli.
La coppia aveva avuto due anni prima un precedente importante: i due infatti avevano scritto quasi tutte le canzoni dell’album di Luisella Guidetti “E poi domani ancora”, album che, come si sa, fu il primo pubblicato dalla Numero Uno di Mariano Rapetti, Mogol, Alessandro Colombini, Franco Daldello e Lucio Battisti; il disco, prodotto da Maurizio Corgnati, racchiudeva alcune canzoni in piemontese con tematiche legate al mondo della malavita torinese.
Anche “Torino cronaca” trae spunto da questi temi, come si può notare anche solo leggendo la presentazione del disco che Piero Novelli fa sul retro della copertina.
Tra le canzoni possiamo ricordare “Sôn andait a Casablanca”, una delle prime canzoni a raccontare la storia di un transessuale, “'l gat gris”, la spagnoleggiante “Marijuana” e il brano conclusivo, “Requiem per 'na fija d'vita”, che è ispirato ad un fatto di cronaca nera che è ricordato a Torino ancora oggi, l’omicidio, rimasto impunito, della prostituta francese Martine Beauregard, uccisa il 18 giugno 1969; questa inoltre l'unica canzone già conosciuta, in quanto pubblicata nel citato disco della Guidetti.
I musicisti che accompagnano Piovano, che suona il pianoforte e la celeste, sono i solisti di Gino Luone, contrabbassista, composti dal batterista Renato Avidano, da Franco Corsi alla Tromba, Riccardo Ducci alla fisarmonica e al mandolino, mentre alla chitarra c’è, direttamente dagli Asternovas di Fred Buscaglione, Oreste Corrado.
Luone e Ducci avevano in passato accompagnato Roberto Balocco nei vari dischi “Le canssôn dla piola”, pubblicati a partire dal 1965, a cui del resto aveva collaborato lo stesso Novelli come autore di alcuni testi.

LATO A

1) La donna pavone
2) Sôn andait a Casablanca
3) La mia fisa (Paris l'è sì...)
4) Mi, chiel e 'l merlô
5) E l'Po s'na frega
6) 'l gat gris

LATO B

1) La canssôn dij lofi
2) Ah le fômne d' Turin
3) Marijuana
4) L'ultim amis
5) La côlpa l'è del tubô
6) Requiem per 'na fija d'vita

2 commenti:

  1. Vito, grazie per la riproposta del disco e soprattutto per l'aneddotica: non sapevo ci fossero Piovano e Novelli dietro il disco della Guidetti (che possiedo) e che spero - prima o poi - d'intervistare. Ci "sentiamo" dopo per l'ascolto!

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  2. Devo essere sincero: i post dedicati a Torino o ale sue etichette discografiche così come ai cantanti/cantautori minori di questa città non mi "prendono" più di tanto; però ti rendi conto che stai facendo un lavoro meraviglioso che non ha riscontri nel web e probabilmente nell'editoria? Per questo motivo sei il mio blog preferito. Riesci a meravigliarmi anche con cose che non m'interessano più di tanto.

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