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mercoledì 4 aprile 2012

Laura Carlini - Se il giro del mondo/Intimità (1974)












Naturalmente in internet non esiste alcuna informazione su Laura Carlini....e quindi ci tocca rimediare con questo post.
Quando si affaccia al mondo dello spettacolo, nel 1969, Laura Carlini, nata a Torino nel 1954 in una famiglia di industriali, è giovanissima ed ha un paio di occhiali spessi che, esteticamente, non la aiutano molto: viene scoperta da Gipo Farassino, che la fa esibire nel suo locale, e si mette in luce per la voce che, a detta dei giornalisti musicali, è simile a quella di Edith Piaf.
Laura Carlini su Stampa Sera del 23 aprile 1970
Ottiene quindi un contratto discografico con la Ri-Fi, etichetta per cui inciderà nel corso del decennio alcuni 45 giri, senza però tralasciare gli spettacoli dal vivo, e nel 1971 si impone al Festival di Rieti; partecipa poi a Castrocaro e, nel 1972, alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia.
Nel 1974 la Carlini lavora insieme ad un altro grande nome femminile del teatro e della canzone torinese, Luisella Guidetti, nello spettacolo “Turin canaja, Piemont moleja”: allo stesso anno risale il disco di cui parliamo oggi (la matrice è datata 10 ottobre).
Come potete vedere dalla copertina, l’immagine della cantante è cambiata: via gli occhiali, e i capelli tinti di biondo.
Il lancio a livello nazionale, durato gli anni del contratto alla Ri-Fi, non otterrà risultati, ed alla fine del decennio la brava Laura si riciclerà come conduttrice televisiva nel circuito privato torinese, continuando ogni tanto a cantare a livello locale; può capitare di incontrarla, ancora oggi, durante qualche festa o sagra in giro per il Piemonte, proporre un repertorio di cover di classici della musica leggera internazionale.

1) Se il giro del mondo (Camillo e Corrado Castellari)
2) Intimità (Luigi Albertelli-Piero Soffici)

1 commento:

  1. Due canzoni piacevolissime, forse - vedendo i nomi degli autori - destinati alla collega di scuderia Iva Zanicchi o forse a Mina... la Carlini però non è da meno e riesce a dare una sua impronta a entrambi i brani. Ottimi gli arrangiamenti di Piero Soffici. More Laura Carlini, please :) !

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