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martedì 18 gennaio 2011

Dominga – Disco Tris (1966)

 










Cerchiamo, come di consueto, di alternare post dedicati a cantanti e musicisti torinesi (o comunque legati a Torino) con altri che invece parlano di rarità o curiosità discografiche…in questo caso, la prima incisione di Dominga.
Dominga è il nome d’arte di Domenica Torno, nata nel 1950 a Turbigo, in provincia di Milano.
Forse molti di voi la ricordano nel periodo in cui incideva per la Decca, tra il 1969 e il 1973, partecipando a manifestazioni come “Un disco per l’estate” (1970, 1971 e 1972) o a trasmissioni televisive come “Settevoci”, e mettendosi in luce per le minigonne ultracorte che sfoggiava in ogni occasione.
Ma pochi sanno che gli esordi di Dominga sono stati del tutto diversi, all’insegna di un look decisamente più tradizionale, come quello che potete vedere nella copertina del suo disco d’esordio, e di una musica ancora più tradizionale: si tratta di un disco tris, cioè un 45 giri contenente tre canzoni, pubblicato nel 1966 (la data sul vinile è quella del 12 febbraio) dalla New Star Record, l’etichetta fondata l’anno prima dal Maestro Angelo Camis (che i più attenti di voi ricorderanno come autore della musica di “Qua qua quando”, cantata da Francesco Baccini).
La prima, “Ho dimenticato per te” è un terzinato con in evidenza il sassofono e l’organo, ed è la canzone con cui Dominga aveva vinto la seconda edizione della Fiera della Canzone Italiana di Milano, nel 1965, ottenendo così il contratto discografico con la New Star; nulla sappiamo dell’autrice della canzone, Avelina Bottiani.
“Te ne sei andato”, brano orecchiabile, pur presentando sull’etichetta le firme di due autori sconosciuti (Condello e Mozzatesta) risulta invece alla Siae come scritta dal maestro Angelo Camis (che, oltre a essere il patron della casa discografica, è anche l’arrangiatore delle tre canzoni)….un’ipotesi potrebbe essere che i due autori non fossero iscritti alla Siae e che, quindi, Camis l’abbia depositata a suo nome.
La terza canzone, “L’amore tornerà”, non risulta nemmeno essere depositata, ed è un melodico tradizionale.
In definitiva un disco interessante sicuramente più dal punto di vista storico che non da quello artistico.

Dominga ha poi cantato, a partire dagli anni ’80, in un’orchestra di liscio: destino comune a molte cantanti di medio successo tra gli anni ’60 e ’70 (come Edda Ollari)

1) Ho dimenticato per te (Avelina Bottiani)
2) Te ne sei andato (Condello-Mozzatesta)
3) L’amore tornerà (Tozzi-Quequeb)

2 commenti:

  1. Ricordo bene Dominga nel suo periodo, più o meno, d'oro, il tempo di Settevoci. Era una cantante simpatica, abbastanza barava, anche lei vittima dell'improvviso calo di spazi e di interesse per la musica leggera.

    In questo disco è irriconoscibile, la voce stessa, così nasale, l'emissione monotona e senza carattere non fanno davvero pensare che sarebbe potuta migliorare tanto!

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  2. Ciao Dominga ti ricordo sempre ho ancora il tuo disco che mi aveva dato mia cugina Evelina. Ti saluto e un grande abbraccio. Forse ti ricordi di me.

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